Secondo la redazione di tifosipalermo.it, l’articolo in cui si parla di possibile ‘combine’ tra Savoia ed Acireale era ironico ed è stato mal interpretato. Troppo facile nascondersi dietro l’ironia.
“Ci dispiace che abbia interpretato l’articolo in questo modo, nessuno vuole aizzare rivalità o inimicizie, né è nostra intenzione sottolineare l’eventualità di una combina. L’articolo è a tono prettamente ironico e sotto certi aspetti potremmo definirlo “banale”, e si basava sui post di fratellanza tra le tifoserie di Savoia e Acireale che sono usciti in questi giorni, e tra i tifosi palermitani era sorto qualche sospetto che noi ci siamo limitati a riportare. Non troviamo necessario aggiungere altro, è stato fatto tutto in totale trasparenza e senza l’intenzione di offendere o accusare qualcuno.”
Questa è la risposta che abbiamo ricevuto dopo aver interpellato la Pagina Facebook del sito web tifosipalermo.it per chiedere spiegazioni in merito ad un articolo il cui finale recita:
“Ragionando da paraculi invece, la cosa sembra possibile e la pasta con le sarde torna in tavola prepotente. Perchè? Perchè nei campionati dilettantistici non è raro che squadre che non abbiano più nulla d chiedere al campionato, non solo iniziano a smantellare la squadra ma si mostrano spesso accondiscendenti verso gli avversari…insomma cercano di farsi degli amici e non dei nemici. se poi fra le due tifoserie scorre “fratellanza”….
Come se fosse normale scrivere che in Serie D alcune squadre possano accordarsi sul risultato, solo perché le rispettive tifoserie, legate da un sentito gemellaggio, si scambiano messaggi di solidarietà nella settimana che precede la partita. E allora, se volessimo dar credito alla vox populi, cosa avremmo dovuto scrivere di Troina-Palermo? Ne abbiamo sentite di cotte e di crude, in questi giorni; c’è chi ha anche ipotizzato la cifra di un ipotetico premio partita per i troinesi. Ma il giornalismo, a nostro avviso, è ben altro.
Tornando all’articolo, pur volendo tralasciare il “di Savoia”, errore comunque imperdonabile per chi dovrebbe ricordare fin troppo bene le trasferte a Torre Annunziata, in particolare quella della manita (il 5-1 del 30 ottobre 2000, per chi ha la memoria corta), volendo tralasciare lo “scorrere della fratellanza” (che vuol dire?!?), volendo far finta di non vedere com’è scritto “perché” (che, in italiano, si scrive con l’accento acuto) e che “un evento” non vuole l’apostrofo; insomma pur volendo sorvolare sulla pessima ortografia, non possiamo non soffermarci sui contenuti che, seppur scritti (molto) male, non lasciano spazio a dubbi: queste persone, che si autodefiniscono paraculi, asseriscono che ci sono squadre “accondiscendenti verso gli avversari” e che cercano di farsi “amici e non nemici” e temono che l’Acireale di capitan Savanarola possa venire a Torre per “passeggiare” e regalarci i tre punti.
A questa gente vorrei ricordare del coinvolgimento del Palermo nel “Totonero” degli anni ’80, della combine Palermo-Bari del 7 maggio 2011, della recente retrocessione per illecito dei rosa-nero, giusto per citare tre episodi, tra i più eclatanti. Un anno fa, di questi tempi, l’Ansa titolava “Mani boss su ippodromo Palermo, arresti Operazione dei carabinieri, contestata anche la frode sportiva”, come a dire: neanche lo sfizio di dirvi “datevi all’ippica!”.