L’ex Scaringella fa il tifo per il Savoia, nel match di domenica prossima ad Andria.
Si avvicina il match-clou tra Andria e Savoia e chi meglio di un grande ex, che ha indossato entrambe le maglie, per chiedere un pronostico? Stiamo parlando di Michele Scaringella, ex terzino destro che con gli oplontini visse un solo anno, benché molto intenso, culminato con la finale play-off dell’Olimpico persa contro l’Ancona. Un vero e proprio motorino della fascia destra, che con la sua inconfondibile chioma bionda che svolazzava ad ogni incursione offensiva e ad ogni cavalcata, fece sognare i tifosi che lo elessero subito quale uno dei beniamini della squadra.
Che ricordi serba dell’esperienza al Savoia?
Pur avendoci giocato un solo anno, è stata una esperienza davvero intensa e che porto nel cuore anche perché sfiorammo la serie B nella finale play-off contro l’ Ancona, disputata all’ Olimpico. Tra le altre cose li ho lasciato parecchi amici tra cui Antonio Barbera a cui sono molto legato. E, dulcis in fundo, la mia fidanzata attuale è di Torre Annunziata. Un motivo in più per essere legato a questa piazza.
E dell’esperienza con la casacca dell’Andria?
Ad Andria, invece, ho trascorso qualche anno in più. Disputai li un campionato di serie B e giocai alla grande, totalizzando tre reti nonostante la retrocessione. Una esperienza che porto ugualmente dentro di me.
Tra le due piazze, quale le è rimasta più nel cuore?
Entrambe anche se sono più legato al Savoia. Quell’anno fu indimenticabile; raggiungemmo una finale che nella storia dei bianchi mancava da anni, e ricordo ancora, inoltre, l’affetto dei tifosi. Prima di arrivare lì’, avevo sentito parlar male dei campani ma poi mi sono ricreduto, trovando tutta gente di cuore, genuina. Ricordo ancora il coro che i tifosi mi dedicarono ad Ischia per augurarmi un buon onomastico.
E di quella finale prima menzionata, cosa ricorda?
L’affetto della gente. Subito dopo la partita, una cosa mi lascio’ colpito. Tutti noi pensavamo di subire una contestazione, dopo aver perso una finale e invece ricevemmo un affetto impareggiabile. Al ritorno, negli autogrill, incontrammo tanti tifosi che ci salutavano e si complimentavano con noi. Poi, all’arrivo a Torre, nei pressi di un bar fuori all’autostrada dei tifosi ci fermarono e ci fecero scendere per offrirci una torta e ci dissero che non importava se avevamo perso perché gli avevano fatto vivere un sogno. Medesima accoglienza avemmo fuori lo stadio dove tutti ci spronavano a restare per riprovare, l’anno successivo, la scalata alla B.
Domenica proprio Andria e Savoia si affronteranno in un vero e potuto spareggio play-off. Per chi farà il tifo?
A dirti la verità non seguo la serie D per cui ti dico che spererei in un pari ma se dovessero servire punti al Savoia, allora tiferò per i bianchi. Spero un giorno che possano tornare in categorie più consone al loro blasone e di vedere un giorno Barbera, un torrese d.o.c, condurli al successo.