Il centrocampista del Taranto, nonché tarantino d.o.c, Mauro Gori, ha grande rispetto del Savoia e della piazza di Torre Annunziata ma è’ pronto a dare il massimo domenica prossima, con i suoi compagni, per portare a casa un risultato positivo.
Si avvicina il big-match in programma domenica prossima tra Savoia e Taranto. Entrambe le compagini vorranno proseguire nel proprio momento positivo; i bianchi intendono dar seguito a questo piccolo filotto di gare senza subire sconfitte (ovvero quattro, di cui 2 vittorie ed altrettanti pari) mentre i delfini, dal canto loro, vorranno conservare l’imbattibilita’ e continuare la marcia di avvicinamento alla vetta che dista, ora, appena un punto. Per farlo, dovranno però prima uscire indenni dal Giraud, impresa difficile ma che se portata a termine potrebbe infondere fiducia in tutto l’ambiente oltre a rinvigorire le proprie ambizioni di vittoria. Ne è’ consapevole anche il centrocampista Mauro Gori, tarantino d.o.c, classe 92′, ritornato a vestire la maglia della squadra della propria città (è’ stato prelevato dalla Clodiense) dopo averlo già fatto in passato, per aiutarla a ritornare nel calcio che conta.
Sei ritornato a Taranto, nella tua città natale, per contribuire a riportare i rossoblu’ nel calcio che conta. Da tarantino, senti il peso di questa responsabilità ?
Si, sono ritornato nella mia città con l’obiettivo di contribuire a riportare il Taranto nelle categorie che merita. Non avverto una pressione maggiore rispetto ai miei compagni, anzi, sono orgoglioso di indossare e difendere nuovamente i colori della mia città. La società, sin dall’inizio è’ stata chiara e non si è mai nascosta dietro ad un dito; il nostro obiettivo è’ quello di vincere il campionato passando dalla porta principale.
Siete partiti così così, poi subito il cambio di allenatore con l’avvento di Panarelli che ha sostituto l’esonerato Cazzaro’. Da lì’, sono cominciati ad arrivare anche i risultati positivi. Cosa è’ cambiato rispetto a prima e quale ventata di novità ha portato il nuovo tecnico ?
Partiti malino, diciamo che forse è’ esagerato. Abbiamo sbagliato qualche amichevole con squadre di categoria superiore e Taranto è’ una piazza in cui non puoi permetterti di sbagliare nulla. Poi, nonostante il superamento del primo turno di Coppa Italia, la società ha deciso di cambiare allenatore. Entrambi, sono due tecnici molto preparati, non c’è’ alcun tipo di differenza. Sicuramente, l’avvento di Panarelli, ci ha permesso però di ritrovare quella tranquillità che si era un po’ smarrita.
Come ti trovi con i tuoi compagni di squadra e dove pensi che possa arrivare questo Taranto, in un raggruppamento così complicato come questo?
Con i miei compagni di squadra, mi trovo benissimo. Sono grandi uomini ma anche ottimi calciatori. Per ciò che concerne invece il girone, il raggruppamento H è’ davvero molto complicato ma quando indossi la casacca del Taranto, devi dare sempre il massimo in ogni competizione. Dobbiamo e possiamo fare un grande cammino; sappiamo qual’e’ il nostro obiettivo è questo può essere secondo me, l’anno decisivo.
Domenica affronterete il Savoia, compagine costruita quest’anno, per disputare un campionato tranquillo. Che avversario ti aspetti di trovare di fronte?
Domenica affronteremo, secondo me, una squadra molto forte, nonostante debba fare a meno di due calciatori importanti, entrambi squalificati. Ha giocatori importanti per questa categoria, e nonostante l’obiettivo di disputare un campionato tranquillo, possiede una rosa che può ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza. Abbiamo grande rispetto del Savoia e di Torre Annunziata, che è’ una piazza importantissima ma verremo li’ per fare bottino pieno e continuare nel nostro cammino. Fare risultato su un campo così difficile, costituirebbe, senza dubbio, una iniezione di fiducia per puntare alla vetta del campionato.