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Il derby vietato

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Il derby vietato

Il derby vietato

Savoia-Cavese, non è di certo una gara come le altre. Un derby sentitissimo, privato di buona parte delle cariche emotive dal divieto imposto dal Casms ai tifosi ospiti.

Già un'oretta prima del match al Giraud c'è moltissima gente in fila ai botteghini: la curva è ancora semideserta, da un po' gli ultras si danno appuntamento fuori per poi entrare tutti insieme, in maniera compatta.

Quando manca ormai poco all'inizio della gara, ecco che il tifo organizzato popola il 'suo' settore e comincia ad organizzarsi per la coreografia, distribuendo cartoncini bianchi e rossi. In questi frangenti, vengono mostrati tre striscioni: il primo dedicato al capitano della Cavese Claudio De Rosa, ex Savoia, che sta attraversando un momento difficile e recita "Claudio De Rosa il nostro augurio sincero per un futuro sereno"; il secondo è dedicato alla campionessa mondiale di boxe Irma Testa, torrese doc "IRMA: hai lottato con onore e coraggio, la città di rende omaggio!"; l'ultimo a Pepp 'a Lupara, scomparso in settimana "


All'ingresso in campo delle formazioni, la curva si supera: una bellissima coreografia, ben curata ed organizzata, fa da scenario alla corsa di calciatori e terna verso il centrocampo: tutto lo stadio si alza in piedi per applaudire. Il tifo è assordante fin da subito: la curva è un cuore che pulsa, molto spesso accompagnata dal resto dello stadio: battimani e cori si susseguono senza soluzione di continuità.

Poi il rigore trasformato da De Rosa, che non scalfisce per niente l'animo del tifo organizzato: i supporters proseguono nel loro incitamento nonostante lo svantaggio. Il Savoia non brilla e la spinta del pubblico è stavolta decisiva: pareggio di Scarpa, su rigore, poi gol-partita di Viglietti. Poco prima del triplice fischio, esposto un altro striscione: "Chietti…CHE SAVOIA!"; uno sfottò verso il tecnico della Cavese che in settimana aveva fatto dichiarazioni fuori luogo.

Il Savoia conquista la sesta vittoria consecutiva, e ormai non si aspetta che il momento del "bianchi alé", quando i tifosi diventano un tutt'uno con la squadra e intonano quel canto che rimbomba per diversi giorni nelle menti di ogni vero savoiardo.



Analisi dei principali accadimenti relativi all’A.C. Savoia 1908 dal punto di vista del tifoso.