Home L'Angolo del tifoso Derby negato. Lettera al Prefetto

Derby negato. Lettera al Prefetto

0
Derby negato. Lettera al Prefetto

Torre Annunziata – L'assenza dei tifosi al Romeo Menti non è andata giù a nessuno. I tifosi torresi, che domenica scorsa si sono visti negare la possibilità di partecipare all'atteso evento sportivo nella vicina Castellammare e che negli ultimi anni in Serie D avevano ormai fatto il callo a decisioni del genere, non avrebbero mai immaginato che lo stesso potesse accadere anche in Lega PRO.

A seguire, la lettera aperta inviata da Pasquale D'Amelio, direttore de "La Voce Della Provincia"

Sono il direttore del giornale “La Voce della Provincia”, con sede in Torre Annunziata, dal 1968 anno della sua fondazione. Sono altresì particolarmente legato al Savoia, squadra della mia città, anche perché sono stato commissario straordinario della società negli anni 1973 e 1985.

Ecco perché mi permetto di evidenziare che il divieto per i tifosi della compagine oplontina di seguire la squadra in alcune trasferte (ed in particolare a Castellammare per un derby che appartiene alla storia del calcio campano) è un provvedimento, a mio parere, ingiusto, spropositato e oserei dire illegale, perché coinvolge nella valutazione negativa tutti i tifosi torresi nella stragrande maggioranza persone perbene.

Andrebbe, sempre a mio parere, sanzionato solo chi fa violenza e attivare la strumentazione necessaria per individuare singolarmente i nemici del calcio              –  la tanto sbandierata tessera del tifoso proposta a cosa serve? –  impedendo loro di frequentare impianti sportivi e non ricorrere a punizioni collettive.

Lo sport ha significato solo in presenza del pubblico perché l'incitamento è un elemento necessario per la riuscita dello spettacolo.

P.S. Mi chiedo e Le chiedo: il Savoia avrebbe perso a Castellammare se in tribuna fossero stati presenti gli oplontini a incitare i ragazzi di mister Ugolotti?



Analisi dei principali accadimenti relativi all’A.C. Savoia 1908 dal punto di vista del tifoso.