Nel match con il Gladiator, ci si aspettava sicuramente di più dai bianchi ma, dall’ avvento in panchina del tecnico Ferraro, la squadra risulta compatta e sembra, inoltre, avere finalmente un’anima. Non era facile lavorare in questo spogliatoio, soprattutto da un punto di vista psicologico ma l’ex allenatore della Casertana, sembra aver toccato le corde giuste, restituendo serenità ed autostima, all’intero gruppo. Fondamentale in tal senso, anche il supporto e l’apporto dei due torresi d.o.c, Barbera e Ottobre.
La gara di ieri con il Gladiator, ha regalato davvero poche emozioni. I bianchi, rispetto alle precedenti uscite, sono riusciti a creare pochissime palle goal anche se, ad onor del vero, due fattori hanno inciso non poco, sullo spettacolo in campo. Il primo, è quello relativo alle pessime condizioni del terreno di gioco del “Piccirillo”. Sul manto in erba naturale dell’impianto sammaritano, la sfera rimbalzava in maniera irregolare e questo ha penalizzato sopratutto i ragazzi del tecnico Ferraro, dotati di un tasso tecnico maggiore rispetto agli avversari. In secundis, occorre evidenziare come da ambo le parti, mancasse una punta di peso, in grado di far salire la squadra e di impegnare i due centrali difensivi. Tra i padroni di casa, si è fatta sentire l’assenza dell’ex Del Sorbo, con mister Martino che è stato costretto a giocare senza un attaccante puro. Sull’altra riva del fiume, invece, la compagine torrese è stata costretta fare a meno di uno degli uomini più in forma del momento, l’argentino De Petris, dovendo, di conseguenza schierare Casonaturale, nel ruolo di prima punta. Con Kyeremateng che gioca solitamente posizione più defilata per poi accentrarsi e provare la giocata, l’ex Giugliano, la cui stazza fisica non è sicuramente quella di un granatiere, è stato facilmente ingabbiato dal duo Cassaro-Sall, i quali hanno padroneggiato nelle palle alte. Nonostante ciò però, si è visto ancora una volta un Savoia compatto e che ha rischiato molto poco. Conferme sono arrivate dal reparto difensivo, attualmente il meno perforato del campionato con diciassette reti subite (in coabitazione con il Latina). Inoltre, un dato interessante emerge, analizzando la gestione Ferraro ovvero quello relativo alle palle inattive. Sono già tre le reti messe a segno da calcio piazzato, una con il Latina e due in trasferta a Muravera e sarebbero potute essere addirittura quattro se ieri, Casonaturale non si fosse visto respingere sulla linea, una sua incornata sugli sviluppi di un corner. Segnale di come il tecnico ex Casertana, stia lavorando molto in allenamento, su questo aspetto. Nel calcio moderno, è diventato sempre più difficile segnare su palle inattive, soprattutto da calcio d’angolo per cui affinare e potenziare questa dote, può rivelarsi importante per sbloccare quelle partite che nel corso della gara, si trasformano in un duello a scacchi.