Il Savoia non va oltre il pari con il Lanusei e perde altri punti preziosi per la rincorsa alla serie C. Non ci sono scusanti: questa partita andava assolutamente vinta ed invece non ha fatto altro che trasformarsi in un’istantanea che rappresenta alla perfezione il cammino altalenante fatto sin qui da capitan Poziello e compagni. Eppure, l’avversario affrontato ieri al “Giraud”, come del resto buona parte di quelli affrontati sino ad oggi, ha dimostrato di non essere irresistibile, sicuramente ben organizzato ma non imbattibile. Specchio fedele di un girone che non sta esprimendo valori tecnici elevati e che non fa dunque altro che evidenziare ancora di più i demeriti di un Savoia che da inizio anno ha cambiato tanti calciatori ma che in ben quattordici partite non è riuscita mai a trovare la propria identità. Il tecnico palermitano Aronica, grazie alla fiducia della famiglia Mazzamauro, che è anche intervenuta in corsa per apportare correttivi alla rosa, ha avuto tempo, carta bianca ed un organico lungo (attualmente, forse il più corposo del campionato dal punto di vista numerico) per poter lavorare con calma e serenità ma non è mai riuscito a dare alla squadra un’idea di gioco ben precisa. L’errore arbitrale ha sicuramente penalizzato il Savoia ma, come sottolineato anche da molti tifosi sui social network, i bianchi hanno fatto troppo poco per vincere la gara, a prescindere dalla svista del direttore di gara. A quattro giornate dal “giro di boa”, probabilmente, bisognerebbe iniziare a cercare i responsabili di questa stagione claudicante e porre rimedio: il campionato è ancora lungo ma senza uno scossone difficilmente le cose cambieranno.
COSA HA FUNZIONATO – Bene la corsia mancina nel primo tempo, dove ha funzionato bene l’asse Boccioletti-Sorrentino. L’ esterno d’attacco, è stato forse il più positivo dei bianchi, creando superiorità numerica, sulla corsia di propria competenza e servendo anche un bellissimo assist per il pareggio di Esposito. Bene anche Caso Naturale, che ha dimostrato di essersi subito integrato nel gruppo, anche se ovviamente, avrà bisogno di un po’ di tempo, per carburare.
COSA NON HA FUNZIONATO – Si sono ancora visti i soliti lanci lunghi, con fraseggi corti, quasi assenti; inoltre, sono discutibili le scelte di Aronica, tra cui quella di schierare Correnti fuori ruolo e sostituire Esposito che contribuiva a tenere il baricentro alto e non Orlando autore di una prestazione incolore. Giornata negativa, infine anche per il pacchetto arretrato che ha commesso diversi errori che si riveleranno determinanti per il risultato finale.