Il Savoia sciupa la ghiotta occasione di accorciare sul Palermo, uscito sconfitto dal Dino Liotta di Licata. Per gli uomini di mister Parlato, il rammarico è ancora maggiore se si pensa alla doppia inferiorità numerica del Messina, per via delle espulsioni di Fissore e Carbonaro, rispettivamente al 18′ e al 25′ del 2°tempo.
La prima occasione della gara è degli ospiti: cross di Rondinella sul primo palo, De Vena riesce nella deviazione ma il portiere giallo-rosso è bravo a difendere la propria porta. Passano soltanto 20′ e Scalzone è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un problema muscolare, al suo posto l’ex Orlando. Al 27′ è Gatto ad andare vicino al gol con un bel tiro da fuori area ma l’estremo difensore messinese si fa trovare ancora una volta pronto, deviando in angolo. Il Savoia continua a spingere e trova il gol con De Vena, ma l’ex attaccante dell’Avellino, si vede annullare la rete per posizione di fuorigioco. Dopo 3′ di recupero, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi sul risultato di 0 a 0.
Nella ripresa, il tecnico dei peloritani Gabriele, inserisce Coria al posto di Melillo. L’episodio che, però, sembra possa cambiare la partita a favore della squadra ospite è al 18′: Fissore già ammonito, trattiene De Vena, costringendo l’arbitro a mostrargli il secondo giallo. Passano pochi minuti e stavolta è Carbonaro a farsi espellere, lasciando cosi incredibilmente la squadra in 9 uomini. Parlato decide, cosi, di cambiare con l’ingresso in campo di Cerone e Chironi al posto di Osuji e Guastamacchia. Al 40′ arriva, però, inaspettatamente il vantaggio del Messina: contropiede dei padroni di casa, Oyewale in area atterra un giocatore e per il direttore non ci sono dubbi per il penalty; dal dischetto va Dambros che porta in vantaggio i peloritani.
Dopo il gol del vantaggio, il Savoia non sfrutta i 7 minuti di recupero, uscendo cosi sconfitto clamorosamente dallo stadio “San Filippo-Scoglio”.