Dopo i due deludenti pareggi consecutivi contro Fc Messina e Corigliano, i bianchi devono cominciare a marciare se vogliono quantomeno raggiungere l’obbiettivo play-off.
Archiviato mestamente il pari contro un Corigliano con quasi nessun over in campo ed in difficoltà economiche, i bianchi proveranno per l’ennesima volta, a voltare pagina contro la sorprendente matricola Biancavilla, attualmente seconda in classifica dopo le due vittorie consecutive ottenute contro Nola e Giugliano. La società, in quest’ultime due settimane, si è avvolta in un silenzio indecifrabile. Abbiamo letto o ascoltato sinora, soltanto alibi tendenti a giustificare prestazioni poco convincenti; tra questi, le condizioni del terreno di gioco che ha provocato infortuni ad alcuni componenti della rosa con conseguente impossibilità da parte del tecnico Parlato, di poter avere la rosa al completo ma mai “mea-culpa” da parte di qualcuno. Del resto, nessuno pretendeva di poter competere con un Palermo attrezzato per vincere a mani basse il campionato, ma mollare gli ormeggi dopo appena poche giornate, perdendo punti soprattutto contro le “piccole”, certifica che più di qualche errore nella realizzazione del progetto tecnico, c’è stato. Adesso, l’obiettivo minimo sarà quantomeno quello di raggiungere un buon piazzamento in ottica play-off, anche se si dovrà a questo punto lottare sino alla fine con altre squadre che stanno, a differenza degli oplontini, giocando bene ed esprimendo un bel gioco. Tra queste, appunto, il Biancavilla che, nonostante sia una matricola, ha costruito una squadra di categoria composta da un buon mix di giovani e di calciatori di esperienza. Guidati da poche settimane dall’ex Palermo e Catania Mascara, gli etnei sono già riusciti ad eliminare il Palermo in Coppa Italia, oltre a metterlo in difficoltà in campionato e stanno dimostrando, partita dopo partita, di poter giocare alla pari con tutte le altre. Nel 4-4-1-1 del giovane tecnico siciliano, da segnalare l’ex Rabbeni (tre goal sinora per lui), i centrocampisti ex Casertana, Ancione e il capitano Viglianisi, il trequartista argentino, “el Gallardo” Lucarelli, i giovani Marcellino e la sgusciante ala Graziano, ma soprattutto una difesa compatta che ha nei suoi perni, l’ex Cittanovese Scoppetta e Maiorano, che i tifosi torresi ricorderanno da avversario nella finale play-off contro il Sorrento. Abbiamo sentito proprio lui in rappresentanza dei gialloblu’.
Partiamo subito da te: Dopo tanta serie C ad alti livelli, con le casacche di Sorrento, Paganese, Cavese, Juve Stabia, Messina e Taranto e molti campionati vinti alle spalle, hai deciso di sposare il progetto di una piccola realtà come Biancavilla. Cosa ti ha spinto a farlo?
La mia è una scelta di vita, più che altro. La mia compagna è di Catania e non volevo andare lontano.
Con il tuo arrivo e quello dell’ex Cittanovese Scoppetta, la difesa ne ha giovato in esperienza. Ti senti una chioccia per gli under che completano reparto e la rosa?
Si, io Scoppetta, Ancione e Rabbeni, siamo i calciatori più esperti e per questo, dobbiamo fungere da esempio per i più giovani.
State sinora disputando, da neopromossa, un campionato importante, e vi ritrovate lì sopra, con squadre attrezzate per vincere il campionato. Ve lo aspettavate?
Io penso che il lavoro, alla fine, paga. Sia con l’ex mister Pidatella che ora con Mascara, stiamo lavorando davvero sodo e i risultati ci stanno premiando anche se, a mio avviso, ha un suo peso anche la componente fortuna.
Dopo la sconfitta con il Palermo, dove comunque non avete affatto demeritato, dall’avvento di Mascara,sono arrivate le due vittorie consecutive contro Nola in trasferta e Giugliano in casa. Cosa è cambiato secondo te, rispetto a prima?
Stavamo disputando un buon campionato anche con mister Pidatella. Poi è arrivato Mascara, un tecnico giovane e preparato che ha portato, sicuramente, qualche idea sua.
Tre vittorie in trasferta ottenute contro Cittanovese, Nola e Palmese. Ci state prendendo gusto, insomma, fuori dalle mura amiche. Il vostro obiettivo è continuare in questo trend positivo anche domenica al “Giraud”?
Siamo abituati a dare sempre il massimo in campo, anche se sappiamo che domenica non sarà semplice visto che incontriamo una squadra forte.
Che avversario ti aspetti domenica?Il Savoia, sinora, ha deluso le aspettative,perdendo parecchi punti contro le “piccole”, come si suol dire…
Secondo me, il Savoia possiede calciatori davvero importanti per la categoria, ma in questo raggruppamento così difficile, le difficoltà, lungo il cammino, le puoi incontrare contro chiunque.
A proposito di Savoia. Lo hai incontrato, nella tua carriera, molte volte da avversario. Immaginiamo che tu ricorda, in particolare, la finale play-off quando vestivi la maglia del Sorrento…
Si, vero, la ricordo benissimo, ma erano altri tempi…
Dove pensi possa spingersi questo Biancavilla?
Dobbiamo pensare partita dopo partita, senza fare troppi programmi. L’obiettivo principale resta quello di raggiungere la salvezza, tutto quello che riusciremo a fare di più, sarà tutto guadagnato.
Avete tanti elementi di categoria in rosa. Da Ancione a Rabbeni, sino ad arrivare a te e Scoppetta, oltre ad alcuni giovani davvero interessanti come il difensore e l’ex Rieti, Graziano. Chi pensi sia il valore aggiunto della rosa e dove pensi possano arrivare gli under grazie anche alla guida e i consigli di voi senior?
Hanno tutti, secondo me, del talento ma devono lavorare sodo se vogliono togliersi qualche soddisfazione.
Avete già incontrato il Palermo. Che impressione ti ha fatto e pensi che il campionato sia ormai chiuso?
È una squadra forte e compatta in tutti i reparti e secondo me è la candidata principale alla vittoria finale.