Anche il DS della compagine ionica contro gli errori arbitrali che l’ hanno pesantemente danneggiata nel corso della stagione.
Dopo aver superato brillantemente la Cittanovese, i bianchi si apprestano ad affrontare un’altra calabrese, il Roccella del tecnico Galati e del presidente Misiti. Vincere sarà l’unica cosa che conta per continuare ad inseguire la capolista Palermo, la quale sarà a sua volta impegnata proprio a Cittanova. Il prossimo avversario che i ragazzi di Parlato si troveranno di fronte al “Ninetto Muscolo”, una squadra molto giovane (circa 22 anni e mezzo l’età media) ma che nonostante sia partita con gli sfavori del pronostico, sta lottando a testa alta tutte le domeniche, raccogliendo in alcune circostanze, anche meno di ciò che meritava. Dunque gli uomini di Parlato dovranno mantenere alta la concentrazione. Abbiamo sentito, in rappresentanza degli ionici, il direttore sportivo Francesco Curtale, per introdurre la prossima gara.
Il Roccella è stato designato da tutti, sin dall’inizio, come vera e propria cenerentola del girone. Tutti lo davano per spacciato, ma invece sta esprimendo un discreto calcio raccogliendo, in alcune circostanze, anche meno di ciò che meritava. D’accordo con tale analisi?
Si, sono d’accordo con la sua analisi. Sicuramente, per quello che abbiamo prodotto sinora, abbiamo raccolto meno di quanti meritavamo. Non da ultimo, domenica a Giugliano dove fino al 92′, vincevamo 1-2 e al 94′ e’ finita 3-2 per loro. Ripeto, per il gioco espresso, il Roccella avrebbe meritato di stare quantomeno in una posizione di centro-classifica, molto lontano dalla zona play-out, ma la realtà è purtroppo diversa. Dobbiamo dunque, essere realisti, e cercare di tirarci al più presto fuori da questa situazione.
Avete costruito una squadra molto giovane, con una media età media di circa ventidue anni, con tanti elementi stranieri sconosciuti al nostro calcio, ma che si stanno rivelando profili davvero interessanti. Gran merito va ovviamente anche a Lei, che ricopre il ruolo di DS. Tra i tanti, Suraci, Kamara, Sangarè, Perkovic, Archik, solo per citarne alcuni. Può parlarci un po’ di loro? Dove li avete scovati?
Abbiamo deciso di creare una squadra molto giovane sia perché crediamo nella linea verde, sia perché abbiamo uno degli allenatori più bravi della categoria, ovvero Francesco Galati, il quale, l’anno scorso allenava la Beretti del Catanzaro. L’ ho voluto fortemente con me a Roccella, nonostante la società calabrese non volesse privarsene. Provenendo noi da una situazione non idilliaca dal punto di vista societario Galati era uno dei pochi tecnici che a mio avviso, sarebbe riuscito a lavorare in un contesto difficile, perché è capace di cavare fuori il meglio dai calciatori che ha a disposizione.”
“Per ciò che concerne i calciatori che ha menzionato, Suraci è originario proprio di Roccella, ed ho fatto di tutto per portarlo qui. È stato preso dalla Reggina, ed ho insistito perché me lo dessero in prestito. Kamara, invece, lo abbiamo scoperto per caso. Un calciatore che adesso milita nella Reggiana, mi ha chiamato per chiedermi se potevo dargli la possibilità di mettersi alla prova. E’ il primo anno che gioca in Italia, ma nonostante ciò, si sta dimostrando un ottimo giocatore, un ragazzo serio che secondo me ha grandi potenzialità e prospettive. Per ciò che riguarda Archik, ho insistito ugualmente io affinché il Rende ce lo concedesse in prestito. Proprio lì, si era messo in mostra, con alcune apparizioni anche in prima squadra. Perkovic è un giocatore che abbiamo seguito per qualche anno e mi è piacuto sin da subito. Nonostante la stazza ed il fatto che non sia una prima punta, è molto valido tecnicamente e possiede un ottimo tiro dalla distanza. Sangarè, infine, avevo già avuto modo di vederlo all’opera da avversario: è un calciatore che fa della quantità la sua caratteristica principale e nonostante non sia dotato di un’ottima tecnica, dà tutto sé stesso in campo.
Dopo aver fatto un’ottima figura a Palermo, avete subito due sconfitte consecutive con Nola in casa, e Giugliano, in trasferta. Quest’ultima, come dicevamo prima, scotta ancora poiché arrivata nei minuti finali. Perché non riuscite a gestire il risultato e a raccogliere quanto in realtà, meritate?
A Palermo, abbiamo fatto un ottima partita. Ci hanno annullato un goal sicuramente regolare, come del resto hanno dimostrato le immagini. Sugli arbitri, penso di essermi già espresso sufficientemente nel corso delle precedenti interviste e a mio avviso: ci hanno danneggiato, e non poco, nel corso di questo campionato, A Palermo, è stato soltanto uno degli ultimi episodi a nostro sfavore, ma Le posso assicurare che in ben undici gare siamo stati vittima di torti evidentissimi. A Giugliano, per esempio, ci hanno annullato ben due reti di cui una regolare, e ci è stato fischiato contro un rigore molto dubbio; quest’anno, insomma, credo che le giacchette nere non siano ben predisposte nei nostri confronti. Con il Nola, nell’ultima mezz’ora, abbiamo giocato con due uomini in meno e nel finale, abbiamo subito un’altra doccia gelata, subendo il pari al 90′ e il sorpasso al 92′. Credo che tutto ciò, sia dovuto sicuramente ad una mancanza di esperienza da parte nostra. È vero che avevamo due calciatori esperti come Colucci e Khoris, squalificati; pur tuttavia, non si possono subire quei due goal in modo così ingenuo.
A Palermo, in particolare, quegli errori hanno danneggiato non solo voi, ma anche il Savoia, che nella stessa giornata fu bloccato a Castrovillari da un rigore inesistente concesso ai calabresi…
A Palermo, come le dicevo, ci è stato annullato un goal per il quale non riusciamo ancora a darci una spiegazione oltre ad essere stato concesso si rosanero, un calcio di rigore molto dubbio. Purtroppo, le cose non girarono neanche per il verso giusto perché sbagliammo un rigore e restammo in dieci negli ultimi venti minuti.
Come è disposto in campo da Galati, il Roccella, e quali sono le sue caratteristiche principali?
Galati è un tecnico a cui piace cambiare modulo, spaziando dal 4-3-1-2 al 3-5-2, sino ad arrivare al 3-4-3. E’ camaleontico insomma, a seconda dei calciatori che ha a disposizione o dell’avversario che va ad affrontare.
Vi esprimete forse meglio, fuori casa piuttosto che tra le mura amiche, come confermano le statistiche. Più facile per voi perché avete meno pressioni e non siete obbligati a fare la partita?
Credo, sia soltanto un caso. Normale poi che, come capitato contro il Nola, se si affronta una squadra che si chiude, si possono incontrare maggiori difficoltà. Chi gioca in casa, è obbligato a fare gioco e dunque le insidie sono maggiori. Lo abbiamo dimostrato, anche contro l’Acireale, per esempio, dove abbiamo fatto un’altra ottima partita. Loro sono venuti a Roccella per vincere, giocando a viso aperto, e ne è scaturita una bellissima partita. Il mister inculca sempre ai suoi ragazzi la giusta mentalità ovvero che bisogna provare a fare risultato sia in casa che fuori. Poi, come le spiegavo prima, bisogna tener conto delle varie situazioni di gioco e degli avversari, perché la maggior parte di essi, eccetto qualcuna, vengono a Roccella molto più coperte e si possono dunque trovare delle difficoltà.
Ha avuto modo di vedere anche gli errori arbitrali che hanno e stanno penalizzando il Savoia tra cui il clamoroso rigore non concesso domenica, all’ FC Messina, contro i rosanero e quello altrettanto clamoroso concesso al Castrovillari, qualche settimana fa?
Si, ho avuto modo di vedere le immagini e senza dubbio, trattasi di errori grossi e pesanti. Anche noi, come Le dicevo prima, abbiamo subito contro, almeno undici errori, tra cui goal annullato, rigori non dati ed altri concessi con molta leggerezza. Quando accadono tutti questi episodi, è normale che ti viene spontaneo pensare a male. D’altronde, sono una persona abituata a dire sempre ciò che pensa e non le ho mandate a dire sia in occasione della partita disputata contro il Nola che subito dopo la gara contro il Giugliano. Naturalmente, so che questa è una guerra persa perché ti bollano come persona che ama fare del vittimismo, ma al contrario, questa è pura realtà e le immagini che abbiamo a disposizione, lo documentano. Se solo quegli episodi che abbiamo subito, fossero stati valutati equamente, a quest’ora saremmo stati molto lontani dai play-out.
Domenica affronterete il Savoia, una squadra che vuole proseguire la sua marcia per continuare ad insidiare la capolista Palermo. Che avversario si aspetta e come preparerete questa partita?
Il Savoia non lo scopro certo io, è una delle squadre più forti del campionato se non la più forte insieme al Palermo e anche all’Acireale ma penso che, arrivati a questo punto del campionato, sarà una lotta a due per la vittoria del campionato tra torresi e rosanero. Ho detto ai vostri colleghi palermitani che il Savoia, rispetto al Palermo, ha dalla sua individualità importanti oltre a giocare meglio, mentre la compagine siciliana riesce spesso ad avere la meglio sugli avversari, grazie, perlopiù, a giocate individuali dei suoi calciatori migliori come Floriano, Sforzini e Ricciardo. Chi vincerà il campionato? Beh, non è da trascurare il fatto che il Palermo deve ancora andare a giocare a Torre Annunziata, ad Acireale e mi pare a Licata, dunque ha delle trasferte, sulla carta, complicate da affrontare sia dal punto di vista sia tecnico che ambientale. È ancora tutto aperto e i cinque punti di distanza, non sono tanti.
La salvezza, per voi, rappresenterebbe un vero e proprio miracolo. Continuate a crederci oppure sarà difficile non evitare, quantomeno i play-out?
Ci crediamo, eccome, nonostante le due sconfitte consecutive. Dobbiamo cominciare a commettere meno errori individuali, perché dopo prestazioni eccellenti, a detta anche di molti addetti ai lavori, è un peccato non riuscire a raccogliere punti. Mancano sempre meno domeniche alla fine del torneo e dobbiamo essere bravi noi a dimostrare di meritare la salvezza. Sarebbe indubbiamente un miracolo; considerate che le iscrizioni scadevano il 12 Luglio, e, fino al 9, il Roccella era con un piede e mezzo fuori dal campionato. Merito della società che è riuscita nell’impresa di farci partecipare a questo torneo.