Savoia, Osuji:”I nostri tifosi, sono il dodicesimo uomo in campo”

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Il forte mediano oplontino, già concentrato sulla prossima, importante, sfida contro il Marina di Ragusa.

È ormai diventato uno dei pilastri della rosa a disposizione di mister Parlato e da quando ha cominciato a carburare, i bianchi hanno ingranato la quinta marcia. Stiamo parlando Wilfred Osuji, il metronomo nigeriano a cui è demandato il compito di rompere il gioco avversario ed incunearsi nelle maglie delle difese avversarie, per sfibrarle. Lo abbiamo sentito sia per parlare della sfortunata gara di domenica che del prossimo impegno contro il Marina di Ragusa.

Parliamo subito di domenica. È difficile, ma proviamo ad analizzare la gara a prescindere dal torto arbitrale subito. Cosa non ha funzionato a tuo avviso, e quali sono stati gli errori commessi da cui ripartire affinché se ne faccia tesoro?

Si, di errori ne abbiamo commessi e nel corso di questa settimana, li abbiamo analizzati insieme al mister per fare in modo di non commetterne più in futuro. Siamo concentrati sulla prossima partita da affrontare e il torto arbitrale subito nel finale di gara, lo abbiamo già archiviato.

A Castrovillari, eri uno di quelli che, soprattutto nella prima frazione di gara, stava battagliando di più in campo. Forse, su un terreno di gioco in quelle condizioni e contro avversari che entravano duro per riconquistare la sfera, saresti dovuto restare in campo tutta la partita. Come mai il tecnico ti ha sostituito? Stanchezza?

No, non ero stanco. E’ stata una decisione del mister ma noi tutti, abbiamo grande fiducia in lui e se ha scelto così, avrà avuto i suoi buoni motivi. Del resto, il merito per i risultati sin qui ottenuti, va ascritto principalmente a lui.

Domenica avrete una difesa a mezzo servizio. Che partita ti aspetti contro il Ragusa, e come pensi che il mister ovvierà a tali mancanze?

Con un miracolo! Scherzo (ride). Domenica sarà una partita difficile perché gli avversari arriveranno al “Giraud” con il coltello fra i denti e noi, nonostante le assenze, dobbiamo farci trovare pronti.

Da quando hai cominciato a carburare, la squadra ha cambiato faccia. Ci hai messo un po’ per ambientarti ed all’inizio, non eri ancora, in perfette condizioni fisiche. Come mai, a tuo avviso?

Questa esperienza in D con la maglia del Savoia, per me è stata una cosa nuova e come tale, ci ho messo un po’ più di tempo per abituarmi ma adesso, mi sento veramente a casa.

Il vostro segreto, è quello di aver costruito un gruppo fantastico. Con i tuoi compagni di squadra, ti frequenti anche fuori dal campo e con chi hai legato maggiormente?

Si, siamo un bel gruppo. Ho legato con tutti e con alcuni, mi ci vedo anche fuori dal campo; il segreto è quello di remare tutti questi verso un unico obiettivo e soprattutto di sapere per cosa stiamo lottando…

Dove pensi possa arrivare questo Savoia?

Non so dove possiamo arrivare, ma il nostro obiettivo è sicuramente quello di ottenere il massimo risultato possibile.

Secondo te, il Palermo è davvero più forte del Savoia?

Nel nostro girone, secondo la mia opinione, non esiste una squadra più forte di noi ma allo stesso tempo, le rispettiamo tutte.

Come ti trovi qui a Torre Annunziata?

Mi trovo bene qui. I tifosi si fanno sentire, eccome, e loro sanno, esattamente come la penso: Senza di loro, il calcio non sarebbe quello che è. Sono veramente il dodicesimo uomo in campo.

Il calore dei tifosi, a Castrovillari, è stato incredibile. Che carica vi hanno trasmesso?

Domenica, i tifosi sono stati grandiosi perché hanno capito il momento di difficoltà che abbiamo vissuto a fine gara. Questa è la dimostrazione che ci sono sempre vicino, nella buona e nella cattiva sorte.

Rispetto alle piazze in cui hai militato, hai riscontrato qualche differenza?

Le piazze sono tutte diverse le une dalle altre, ma ognuna ti insegna sempre qualcosa di nuovo.

Progetti per il futuro? Ti piacerebbe restare al Savoia, anche l’anno prossimo?

Guarda, ti dico la verità, non sto pensando, per ora, al mio futuro perché la mia mente no è così concentrata su questo campionato che non c’è spazio per alcun altro pensiero.