Oyewale:”Spero di ripagare la fiducia della società”

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Il giovane esterno sinistro di proprieta’ del Torino, molto veloce nonché forte fisicamente, cercherà di ripercorrere le stesse orme dell’ex Savini.

Dopo la partenza di Savini, non si poteva non pescare nel Torino per ottenere garanzie di qualità e affidabilità, così, grazie ai buoni uffici dell’ex capo osservatori del Sud Italia per i granata, Giovanni Rais, ed ora dg dei bianchi, è giunto a Torre Annunziata un altro talento, strappato alla concorrenza di altre squadre di serie D e di cui si sente parlare un gran bene. Il suo nome è Sulaiman Oyewale, secondo nigeriano dopo Osuji ad approdare alla corte di Parlato. Quella dell’ex terzino classe 2000′, ex Castrovillari e Chieri, è l’ennesima storia di integrazione di cui si sente parlare nel nostro Paese. Nel 20016, ancora sedicenne, il calciatore africano, giunse con la sua famiglia a Castrovillari, da Milano, ospite del programma di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, riuscendo a trovare una sistemazione nelle abitazioni dei cittadini locali che aderirono al progetto Sprar. Fu proprio lì’, che il giovane fu notato da alcuni volontari che intuirono subito il suo talento e lo segnalarono ai dirigenti del Castrovillari Calcio che lo inseri’, a sua volta, nella formazione juniores. La scelta si rivelò felice perché il ragazzo mise a segno sei reti in tre partite e dopo prestazioni sempre più convincenti, riuscì in poco tempo ad esordire in prima squadra. Prima scampoli di partita contro il Sersale e l’Igea, poi la prima da titolare contro Rende durante la quale si segnalo’ come migliore in campo. Un bel trampolino di lancio insomma, che è valso l’interesse di una società come il Torino che dopo un provino, lo ha subito tesserato per rinforzare il suo vivaio. Lo abbiamo sentito, proprio mentre era in procinto di partire, per raggiungere i suoi nuovi compagni di squadra.

Raccontaci un po’ Sulaiman, come sei arrivato in Italia?

Sono arrivato in Italia, circa tre anni fa con la mia famiglia, dalla Nigeria. All’inizio, mi sono stabilito a Milano e li’ ho cominciato a giocare a calcio a sette con gli amici. Una persona mi ha poi consigliato di andare alla scuola calcio Cimiano, a fare un provino. Sono stato lì, facendo il ritiro con loro e disputando qualche amichevole. Quindi, mi sono trasferito in Calabria a Castrovillari, e li’ sono stato notato dalla squadra di calcio locale, che mi ha inserito nella juniores. Ho cosi’ assaporato la gioia di avere il mio primo cartellino.

Da lì’, alla Primavera del Torino, il passo è stato breve…

Dopo che il Castrovillari è retrocesso, ho fatto dei provini con Bari e Bologna e alla fine con il Torino, dove mi hanno aggregato alla formazione Primavera. Dopo aver svolto con loro il ritiro, ho firmato un contratto di tre anni.

Dove ha poi giocato?

Sono stato al Chieri, in serie D.

Quale è la tua posizione in campo e quali sono le tue caratteristiche?

All’inizio facevo l’esterno alto d’attacco, poi il mio ex allenatore Gaetano Di Maria, mi ha cambiato ruolo e adesso sono diventato un terzino sinistro. Le mie caratteristiche principali sono la velocità, l’ attenzione alla fase difensiva e la forza fisica nei duelli di gioco.

Avevi altre offerte? Perché hai scelto proprio i bianchi?

Si, avevo altre offerte da squadre facenti parte del girone in cui ho giocato la stagione scorsa ma alla fine ho scelto il Savoia per i motivi che ho già avuto modo di dire in questi giorni.

Conoscevi già Savini, visto che fate parte entrambi del settore giovanile granata?

Di persona no, ma ho avuto modo di conoscerlo attraverso il mio procuratore che assiste anche lui, e mi ha parlato molto bene della società.

Obiettivi personali?

Mi impegnerò al massimo per dare tutto me stesso e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Spero di ripagare al meglio, la fiducia che la società ha riposto in me.