Savoia-Vibonese. Parla il tecnico dei calabresi.

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Soda: “Al Giraud gara ostica”

Era il 25 novembre del 1990 quando a Bari si disputava una partita che i galletti ricordano come una tra le più entusiasmanti. Quel giorno in Puglia ospite era la Juventus e la folta presenza di tifosi bianconeri mista alla forza di una squadra che aveva in Baggio e Tacconi i punti di forza lasciava presagire in un risultato a senso unico. Eppure per la Vecchia Signora non andò come tutti avevano pronosticato. Quella domenica la ricorda in particolar modo Antonio Soda, autore di una doppietta che regalò i tre punti alla sua squadra, il Bari. Attaccante prima, allenatore oggi: nato a Catanzaro 49 anni fa, attualmente allena la Vibonese, squadra che milita nel girone I della serie D, prossimo avversario del Savoia. Ad attenderlo al Giraud una partita tra le più difficili per la squadra di Vibo Valentia.

Mister, domenica la Vibonese troverà a Torre Annunziata un Savoia arrabbiato. Dopo 8 vittorie consecutive, la caduta di Noto ha fatto infuriare il presidente e la squadra è chiamata a reagire. Che partita si aspetta?

“Mi aspetto una partita difficile, sotto tutti i punti di vista. Noi siamo giù in classifica, e i tre punti che ci condannano al penultimo posto sono frutto di una serie di circostanze sfavorevoli. Conosciamo benissimo il Savoia e sono certo che, nonostante la sconfitta di Noto, sarà deciso più che mai a vincere per continuare la sua corsa verso la vittoria del campionato”.

La sua Squadra stenta a decollare. Penultima posizione in classifica e soltanto tre punti all'attivo, frutto di altrettanti pareggi. Come si spiega questo momento negativo? Crede che la squadra abbia le carte in regola per risalire la china, oppure necessita di interventi sul mercato?

"La squadra non ha bisogno di rinforzi. C'è da dire che abbiamo 6-7 titolari indisponibili da diverse partite, tra cui Kalambay e Cosenza, oltre Spanò che nelle prime tre giornate non ha giocato per squalifica. Dovendo far giocare le seconde linee – aggiunge – le difficoltà sono palesi, vista l'età media molto bassa dei calciatori che attualmente sono titolari. Piano piano stiamo recuperando e già nelle ultime partite, nonostante i risultati negativi, ho visto un netto miglioramento nel gioco: ciò significa che la squadra sta lavorando bene, basta avere soltanto un po' di pazienza”.

Se il Savoia non fosse caduto a Noto, probabilmente avrebbe trovato un ambiente e un avversario più rilassato. Quanto crede che questo possa incidere sul match?

“Loro sono abituati a vincere e sono attrezzati per farlo. Credo che anche se avessero vinto in Sicilia, avremmo comunque trovato un ambiente ostico a Torre Annunziata”.

Quanto manca la vittoria a questa squadra, che non fa bottino pieno dal 2-3 di Agropoli dello scorso aprile?

“La medicina per scacciare tutti i nostri problemi è proprio la vittoria. Nelle ultime partite abbiamo creato tantissimo ma appena subiamo gol crolliamo psicologicamente e non riusciamo a tenere bene il campo. La nostra è attualmente una squadra molto giovane talvolta pecca in esperienza e cattiveria”.

In quest'inizio di stagione ha avuto modo di vedere il gioco espresso dalla squadra di Feola? Quale può essere una possibile mossa tattica da attuare per arginare questa squadra?

“Non ci sono mosse tattiche particolari: vista la rosa a disposizione del mister, c'è sempre un fuoriclasse che può estrarre l'asso dalla manica in qualsiasi momento della partita e risolverla.Basti pensare ad esempio al capitano, Francesco Scarpa, senza dimenticare i vari Meloni, Tiscione e De Liguorim Quest'ultimoultimo lo conosco benissimo, avendolo allenato a Benevento nel 2009.”

Quante probabilità ha la Vibonese di ottenere un risultato favorevole al Giraud?

“Sinceramente non lo so. Sono ottimista di natura e lavoro sempre per vincere, cosi com'è stato per le altre partite disputate finora, anche se sono conscio che una speranza in più può esserci data da solo un episodio favorevole.”

Savoia ed Akragas hanno ampiamente dimostrato di essere candidate alla vittoria finale. Chi può rovinare le ambizioni di queste due squadre? C'è secondo lei un outsider?

“Il campionato è ancora lungo, e le difficoltà sono sempre dietro l'angolo. Non è detto che a gennaio la classifica sia uguale a quella attuale: basti prendere in considerazione l'Agropoli, che ha un organico di tutto rispetto, eppure occupa una posizione che nessuno aveva pronosticato ad inizio campionato. Inoltre – aggiunge il tecnico – c'è una squadra che merita un occhio di riguardo, la Cavese: domenica scorsa ha dimostrato che il quarto posto non è un caso, ma semplicemente il frutto di un ottimo lavoro della società e dello staff tecnico.”