Il centrocampista, Antonio Tarascio:”Dobbiamo lavorare tanto, per superare questo brutto periodo”

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Con l’ex mediano del Giugliano, abbiamo analizzato il periodo negativo che sta vivendo il Savoia.

Con il pari interno nel derby con il Nola, i bianchi hanno toccato il fondo, il punto più basso dell’ intera stagione. Contro il fanalino di coda del campionato, i ragazzi del tecnico Mauro Chianese, appena arrivato sulla sua nuova panchina, hanno rischiato addirittura di perdere, mettendo a nudo tutte le fragilità tipiche di chi ha smarrito sé stesso e ha perso la fiducia nei propri mezzi. Quella ammirata domenica, aveva solo la parvenza di una squadra e toccherà adesso, all’ ex coach del Portici, l’arduo compito di recuperare l’organico, soprattutto dal punto di vista psicologico. Ecco che allora, questa settimana di pausa forzata (ricordiamo che la gara con la Team Nuova Florida, è stata rinviata, causa Covid) non potrà che fare bene, aiutare a ricaricare le batterie e a ritrovare lo spirito giusto per affrontare quest’altra metà di stagione. Abbiamo analizzato il momento no del Savoia, con il neo-arrivato Antonio Tarascio, centrocampista che pian piano si sta integrando nel nuovo gruppo.

Quali sono state le ragioni che ti hanno spinto a lasciare Giugliano?

Dopo tre anni trascorsi lì, consideravo ormai Giugliano, una seconda casa, ma adesso, era giunto il momento di andare via, perché non c’erano più i presupposti per andare avanti.

Cosa ti ha spinto ad accettare il Savoia? Avevi ricevuto altre offerte?

Si, avevo ricevuto altre offerte ma con il Savoia, c’è stata una intesa immediata per cui mi è stato facile fare una scelta.

Parlaci un pò, delle tue caratteristiche. Ti trovi meglio in un centrocampo a quattro o a tre?

Il mio ruolo naturale è quello di mezzala destra o sinistra, ma posso giocare anche a due, in un 4-4-2 poiché in passato, ho rivestito anche il ruolo di play.

Che gruppo hai trovato qui? Quali sono le tue prime impressioni?

Nonostante sia giunto qui da poco, ho trovato subito un gruppo che mi ha accolto molto bene.

Quale idea ti sei fatto, del periodo di crisi che sta vivendo il Savoia?

È brutto parlare di crisi; penso solo che in questo momento, l’unica strada da seguire sia quella di lavorare tanto e capire, con l’aiuto di tutto lo staff, quali sono stati gli errori commessi e come migliorarsi.

Cosa invece non ha funzionato con Aronica e perché la squadra non rendeva secondo le aspettative?

Sono onorato di aver conosciuto Aronica, una persona di grande spessore umano oltre che un buon tecnico. Sicuramente abbiamo commesso degli errori in questo periodo ma c’è anche da dire che la fortuna, non è stata dalla nostra parte.

Prime impressioni su mister Chianese, invece? Lo conoscevi già ed a tuo avviso, è stata la scelta migliore che si potesse fare in questo momento?

Benché non abbia mai lavorato prima d’ora,  con mister Chianese, posso dire che mi sembra molto preparato ed inoltre, ha il carattere giusto per aiutarci ad uscire da questo periodo negativo.

Campionato ormai finito, oppure ci credete ancora?

Ci crediamo ancora, anche perché il campionato, è ancora lungo. Adesso, occorre solo pensare partita dopo partita, considerando ognuna di essa, alla stregua di una finale.

Un tuo ultimo pensiero finale, prima di salutarci?

Colgo l’occasione per salutare tutti i nostri tifosi. Spero che tutti insieme, potremo fare grandi cose. Forza Savoia!

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