il nuovo regista oplontino, pronto a prendere in consegna le chiavi del centrocampo.
Dopo la partenza di Gatto e Osuji, c’era da andare a riempire un vero è proprio vuoto nel cerchio di centrocampo e scegliere il regista a cui affidare le chiavi della mediana, non è mai semplice sopratutto se chi è andato via, ha fatto più che bene. La società pero’, non ha mostrato alcuna esitazione ed ha subito individuato il sostituto a cui affidare le bacchette per dirigere l’orchestra andando a bussare alla porta del Sorrento per ingaggiare Roberto De Rosa. Classe 94’, protagonista di una grande stagione con i costieri, il possente calciatore (1.88 cm di altezza), e’ stato strappato ad una folta concorrenza. Ha prevalso, oltre alla determinazione del ds Carlo Musa anche quella del calciatore, entusiasta della sua nuova scelta. Lo abbiamo contattato telefonicamente, per farci raccontare come si è svolta la trattativa e quelle che sono le sue prime sensazioni dopo la sua nuova scelta di vita.
Roberto, raccontaci un po’ come si è svolta la trattativa…
Oltre a quella del Savoia, avevo ricevuto offerte anche da altre società tra cui la Fidelis Andria, il Gravina, l’Altamura ed il Campodarsego, per citarne alcune. Il ds Carlo Musa, mi ha voluto però fortemente e non appena e’ arrivata la chiamata, non ho esitato ad accettare. Giocare in uno stadio come il Giraud, davanti ad un pubblico così importante, è stata una delle motivazioni che mi ha spinto a venire a Torre Annunziata. Per un calciatore che vive di emozioni come me, conta molto questo aspetto. Difatti, nonostante il Sorrento non volesse in alcun modo cedermi, facendomi un’offerta davvero importante, ho scelto di andare via per provare nuove emozioni.
Ti ha voluto fortemente il ds Musa oppure il nuovo tecnico Salvatore Aronica, ha fatto espressamente il tuo nome?
In realtà so che è stata una scelta condivisa da tutti, non solo dalla famiglia Mazzamauro e dal ds Musa, ma anche dal tecnico che, come mi hanno riferito, mi conosceva già, avallando così il mio acquisto.
A proposito di Aronica, hai già avuto modo di conoscerlo?
Non ancora, ma lo farò presto. Nel frattempo, ci hanno già’ assegnato un programma di lavoro in modo da non farci trovare impreparati in vista della preparazione estiva.
Sarai chiamato a sostituire Vincenzo Gatto, un calciatore che ha fatto molto bene in maglia bianca nelle ultime stagioni. Senti il peso della responsabilità di fare bene e ricoprire un ruolo così delicato come il tuo?
Con Vincenzo ho giocato assieme ai tempi dell’Aversa Normanna ed e’ un calciatore molto bravo, oltre ad essere un amico. Io pero’, sono una persona diversa per cui i paragoni lasciano il tempo che trovano. Il mio obiettivo è solo quello di fare sempre bene, in qualsiasi ruolo il mister deciderà di impiegarmi.
Sappiamo che sei ambidestro ed usi molto bene entrambi i piedi. Il tuo ruolo, nel probabile 3-5-2 che adotterà il nuovo tecnico, sarà molto delicato perché il centrocampo avrà un peso fondamentale nel gioco e negli equilibri della squadra. Inoltre, la fase di possesso palla sarà importante anche per consentire la transizione degli esterni. Quali sono le tue caratteristiche principali?
Il mio ruolo naturale è quello di regista. Mi piace venirmi a prendere la palla in difesa e smistare il gioco ma sono abile anche nel recuperare palloni. So che il mio è un ruolo delicato nel quale i margini di errore sono ridotti, ma la società sta operando bene sul mercato, prendendo calciatori funzionali a questo tipo di gioco come Salvatore D’Ancora, che conosco bene e che è una garanzia.
L’anno scorso hai disputato un campionato davvero importante e in un girone difficile come quello pugliese, siete riusciti ad arrivare terzi dietro Bitonto e Foggia. Se non ci fosse stato lo stop, avreste potuto pure avere qualche chances di vincere. Non c’è che dire, complimenti davvero, a voi e al giovane ds Amodio che ha fatto un ottimo lavoro…
Si, non era per niente facile giocare in un girone con piazze così importanti e attrezzate. Eppure, siamo riusciti ad arrivare terzi, battendo fuori casa sia il Taranto che il Foggia. Grande merito va dato al gruppo, forte e compatto ma anche al lavoro di un tecnico preparato come Misiti, Peccato per lo stop, perché con ancora alcune partite a disposizione e con lo scontro diretto contro il Foggia da giocare in casa, avremmo avuto ancora qualche chances di vincere il campionato.
Da quello che hai percepito e stai percependo, la società sta lavorando fiduciosa in un possibile approdo in C, oppure si sta preparando prevalentemente per la D, poi ciò che verrà in più sarà tutto di guadagnato?
La società e’ fiduciosa nel ripescaggio in C ma quello che posso dirti è che è ambiziosa e punta a fare un campionato importante sia in caso di serie D che di C. Gli obiettivi, non cambiano: In serie D, punterà a vincere il campionato ma anche in C, la volontà è quella di fare ugualmente bene. Domani, se non erro, dovrebbe in tal senso, esserci un nuovo sopralluogo allo stadio Giraud da parte della Lega. L’obiettivo è quello di far partire subito i lavori proprio per non perdere l’importante treno del ripescaggio. Purtroppo, i requisiti che sono richiesti sono molto stringenti; dal manto erboso fino alla dimensioni dei sediolini ma la Lega dovrebbe secondo me essere un po’ più flessibile, visto che i tifosi, da quello che si legge, non potranno comunque tornare allo stadio prima di alcuni mesi. Per ciò che concerne il sintetico, che rappresenta la questione più spinosa, ho sentito che molto probabilmente si prenderà in considerazione l’idea di passare all’erba naturale. Sarebbe una soluzione migliore e più veloce per ovviare al problema e farsi trovare pronti in tempo utile. Tutti noi speriamo nel ripescaggio, te lo confesso. Sarebbe un’emozione ancora più grande vestire questa maglia in serie C.
Grazie