Todisco, Arpaia e Matachione presidenti
Torre Annunziata (NA) – Si è appena conclusa la prima conferenza stampa ufficiale dell’OP Savoia che si è svolta nell’inconsueta location dell’Eni Cafè a causa dell’indisponibilità del Giraud e nel corso della quale è stato proprio l’argomento stadio a farla da padrone. La mancata concessione della sala stampa Leonardo Sfera ha infastidito un po’ tutti, in particolare Nazario Matachione e Arnaldo Todisco (nella foto con Arpaia – Foto Cigno @rt) che si sono detti preoccupati in vista dell’iscrizione da formalizzare entro e non oltre martedì prossimo per la quale manca ancora il nulla osta del Giraud, con il Savoia che potrebbe ritrovarsi a giocare a Secondigliano o a Qualiano.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato una trentina di giornalisti e alcuni tifosi, è stato annunciato l’organigramma societario: saranno ben tre i presidenti (Todisco, Matachione, Arpaia), Michele Riggi presidente onorario, Salvatore Carpentieri vice-presidente. Per quel che riguarda l’aspetto tecnico, già noti tutti gli incarichi: Felicio Ferraro direttore generale, Pino Aiello direttore sportivo, Giovanni Masecchia allenatore, Diego Armando Maradona responsabile del settore giovanile, Saverio Russo addetto stampa.
Il primo ad intervenire è stato Gaetano Arpaia, ex presidente del San Giorgio. “Sono onorato e fiero di far parte di questo progetto: siamo qui per riportare il calcio a Torre Annunziata e sono molto fiducioso sulla positiva risoluzione del problema Giraud. In settimana ho incontrato Giosuè Starita il quale si è mostrato molto disponibile: gli ho chiesto di supportare il nostro progetto e sono sicuro che lo farà”.
Dopo Arpaia, è l’avv. Michele Riggi a dire la sua. “Sono sempre stato un tifoso del Savoia, ed è in questa veste che mi ritrovo coinvolto in quest’avventura. Non mi sto interessando degli aspetti tecnici perché ritengo ci siano altre persone valide e con una maggiore esperienza e verso le quali nutro una grande fiducia. Per quanto riguarda la questione Giraud, mi associo alle parole di Arpaia, con il quale si è subito creato in feeling particolare: le istituzioni non faranno mancare il loro contributo”.
Salvatore Carpentieri alias Lolò e tifoso storico del Savoia si è ritagliato un ruolo in questa nuova società del quale sarà vice presidente. Ecco le sue dichiarazioni: “Vengo dall’esperienza negativa dell’anno scorso ma sono contento di far parte di questa società e spero di continuare la mia avventura al Savoia il più a lungo possibile”.
Più forti, invece, le parole di Nazario Matachione. “A differenza dei miei soci, io sono poco fiducioso. Senza lo stadio non possiamo fare calcio e fino a che non vedrò il contratto e le modalità con le quali intendono concederci il Giraud, non sono tranquillo. Mi auguro di essere smentito, ma mi sarei aspettato un atteggiamento diverso dall’amministrazione comunale alla quale vorrei chiedere quanto hanno pagato, per l’utilizzo dello stadio, le società che precedono questa. Abbiamo fatto dei sacrifici per ricostruire il Savoia e ci ritroviamo a fare la prima conferenza stampa in un bar: spero che nessuno vorrà mettere dei paletti al nostro progetto, altrimenti, sarò il primo a farmi da parte”.
Alle dichiarazioni di Matachione, fanno eco quelle di Todisco, anch’egli visibilmente amareggiato. “Appena sono arrivato a Torre mi è stato chiesto di far rivedere ‘il pallone’ alla gente. Siamo stati accusati di tutto: di non avere un euro, di non essere le persone adatte per fare calcio a Torre Annunziata. Eppure, tutti gli impegni sono stati mantenuti: abbiamo donato il titolo di Eccellenza alla città, abbiamo cambiato denominazione, abbiamo allestito una squadra molto competitiva, il tutto in tempi record. Adesso, però, ci aspettiamo la collaborazione da parte del sindaco: avevo invitato lui, l’assessore e tutta la giunta, nessuno si è fatto vedere. Entro martedì c’è da formalizzare l’iscrizione, spero che la squadra possa giocare al Giraud e non a Secondigliano o a Qualiano. Ma se sarà così, noi non abbiamo responsabilità”.
Anche Felicio Ferraro, Giovanni Masecchia, Diego Armando Maradona e i calciatori presenti (Manzo, Polverino e Balzano) hanno rilasciato alcune dichiarazioni.
Ferraro – “Queste persone (si rivolge ai soci, ndr.) vanno solo ringraziate: non era facile ripartire, e ci siamo riusciti nonostante le difficoltà. Adesso, però si serve lo stadio: non possiamo iniziare quest’avventura in questo modo. Al Giraud non si organizza mai niente, perché negarlo anche alla prima squadra calcistica cittadina?”.
Masecchia – “Ho accettato questo progetto per un motivo ben preciso: vivere le emozioni del Giraud. Spero che il problema stadio sia risolto il prima possibile perché il nostro obiettivo è riportare la gente sulle gradinate e vincere il campionato”.
Manzo: “Mi associo alle parole del mister: sinceramente io voglio giocare al Giraud, davanti a tanti tifosi. Sono stato felicissimo di accettare la proposta del Savoia e non vedo l’ora di iniziare”.
Polverino: “Lo dissi qualche anno fa: il mio sogno era giocare al Savoia e finalmente sono riuscito a coronarlo. Se non si giocasse a Torre Annunziata, sarebbe inutile continuare”.
Balzano: “Ho provato già in passato l’emozione di indossare la maglia della squadra della mia città: darò il massimo per riportare il Savoia dove merita e vorrei ringraziare la società per avermi dato questa possibilità”.
Maradona: “Sono contento ed orgoglioso di ricoprire questo ruolo, in una piazza importante come quella di Torre Annunziata. Crediamo fortemente che qui ci siano le basi per un progetto importante e il mio augurio è che ad Aprile 2016 possiamo giocare l’ultima di campionato in un Giraud tutto esaurito”.