Il dirigente torrese Pietro Lo Monaco:Riforma?Tempi lunghi. Entrerà in vigore nella stagione 2021/2022”

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Con il consigliere federale per la serie C, nonché torrese d.o.c, Pietro Lo Monaco, abbiamo parlato a lungo della questione riforma e quali saranno i tempi di attesa per conoscere quale sarà il destino del prossimo torneo.


Nell’ultimo Consiglio Federale, c’era anche un torrese d.o.c, Pietro Lo Monaco, consigliere federale per la serie C dal 4 Ottobre 2018 ed ex amministratore delegato del Catania, carica che ha abbandonato pochi mesi fa, in seguito alla forte crisi economica che ha colpito il club etneo. Chi meglio di lui, dunque, per fare il punto della situazione sul prossimo futuro dei campionati e nel caso specifico, della serie C, categoria alla quale il Savoia spera di partecipare nella prossima stagione.

Negli ultimi tempi, si è molto parlato di una riforma che dovrebbe già essere pronta sul tavolo, per essere discussa. Come si sta procedendo in tal senso?

La situazione in realtà è più complessa di quello che si possa pensare e occorrerà aspettare ancora molto. È vero che tra le priorità della Figc, c’è quello di attuare una riforma dei campionati ma bisogna prima capire come si vuole partire e quale strada intraprendere. Nel prossimo Consiglio Federale, le varie leghe presenteranno ciascuna la propria proposta e vedremo cosa ne verrà fuori. Ciò che è certo è che la volontà della serie C, è quella di preservare intatta la propria struttura con un format a 60 squadre. Non prendete però per vere tutte le cose che sono state riportate sui giornali in questi ultimi mesi in merito ad una fantomatica serie C Élite oppure ad altri tipi di format. Sono tutte chiacchiere.

Al momento, ciò che è stato deciso nell’ultimo Consiglio Federale, per ciò che attiene alla serie C, è quello di far disputare i play-off. Dunque, i tempi si allungheranno inevitabilmente…

Ribadisco che i tempi sono abbastanza lunghi. Bisogna tener conto che dovranno terminare prima i play-off, per cui se ne riparlerà almeno per fine Luglio. In ogni caso, se verrà discussa la riforma, quest’ultima entrerà in vigore dall’anno prossimo, ovvero dalla stagione 2021/2022.

Se il format resterà a 60 squadre, quali saranno i criteri per ambire ad eventuali ripescaggi?

Se la C dovesse restare a 60 squadre, si procederà con il medesimo criterio adottato la scorsa stagione ovvero quello dell’alternanza, per cui ci sarà prima una riammissione di una squadra di serie C e poi un ripescaggio dalla D. L’anno scorso, la precedenza, sempre per il medesimo criterio dell’alternanza, spettava invece alla serie D, difatti la prima della lista era il Cerignola che però non fu ripescato perché lo stadio non aveva i requisiti richiesti.

Dunque il Savoia, che nella graduatoria stilata per i ripescaggi è in seconda posizione dietro l’Ostia Mare e davanti al Foggia, quante chances avrebbe?

In questo caso, non dovrebbero iscriversi quattro squadre e bisogna considerare il fatto che benché ogni anno, puntualmente si dica che molte squadre non riusciranno a partecipare al campionato di serie C, nella stagione scorsa, in realtà, le defezioni sono state poche. Poi non saprei se a causa del Covid, si registrerà un notevole decremento.

Bisogna pure considerare però, che l’Ostia Mare, al momento, non ha un impianto sportivo a norma…

Ovviamente, lo stadio a norma rappresenta un requisito fondamentale per l’iscrizione e chi non è in regola, non potrà iscriversi. Basti pensare, a quello che accadde l’anno scorso al Cerignola. Per cui, in quel caso, laddove il Savoia fosse invece provvisto di tale requisito, è chiaro che si troverebbe in una posizione di vantaggio.

Dunque, non è così semplice. Eppure, una società come quella oplontina che al momento si trova sospesa in un limbo ma che aveva già cominciato a programmare il futuro in ottica serie C, quando è come dovrebbe programmare la prossima annata?

Che ci siano buone possibilità di ripescaggio per il Savoia ed il Foggia, è realistico ma di qui a pensare di poter cominciare già a programmare la prossima stagione in ottica serie C, e’ a mio modo di vedere, sbagliato perché al momento trattasi solo di una speranza. I prossimi campionati non partiranno comunque, prima di Settembre per cui anche nel caso in cui si saprà qualcosa di più definito soltanto al termine della stagione in corso,si farà in tempo ad allestire una squadra competitiva sia per la C che in caso di serie D.

Da torrese d.o.c, segue ancora le sorti del Savoia?

Beh, certo. Torre Annunziata è la mia città natale, per cui sono affezionato al Savoia. Quest’anno, ha fatto davvero un grande campionato e confesso che ad un certo punto, ho pensato che potesse farcela a riacciuffare il Palermo, considerando che c’erano ancora tante gare da giocare, compreso lo scontro diretto al “Giraud”.

Vuole inviare un messaggio alla piazza?

Torre Annunziata, contrariamente a quanto qualcuno ha detto negli ultimi anni, è una piazza calda con una tifoseria importante, passionale e sempre presente. Spero che la società attuale, con un programma serio e lungimirante possa riportarla presto nelle categorie che merita, ovvero almeno in serie C.

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